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All’insegna del percorso sonoro, il “sonic journey” di Polysonica continua con l’evento di chiusura della prima serie, una camminata pianificata dall’associazione Brain Community APS che ci porterà a ripercorrere i passi di Giovanni Pierluigi da Palestrina, dalla sua casa natale fino alla famosa Quercia di Pierluigi, sotto la quale la leggenda narra che il compositore cercasse ristoro e ispirazione per le sue composizioni.

Con questa camminata si vuole sottolineare il legame tra natura, musica e inspirazione.

La camminata partirà da un altro luogo significativo per l’artista, la sua casa natale, situata in Corso Pierluigi a Palestrina.

Una volta raggiunta la Quercia di Pierluigi, situata nel monumento naturale delle Cannuceta, sarete deliziati dall’esibizione della Plants Play Orchestra, un’orchestra di piante che grazie ai dispositivi Plants Play si esibiranno in un vero e proprio concerto, da ascoltare seduti ed in cuffia, diretti dall’ideatore di Plants Play Edoardo Taori.

La camminata dura all’incirca 2 ore, per questo motivo daremo la possibilità a chi non se la sente di fare tutta il cammino di raggiungere il gruppo solo per l’ultima parte del tragitto di poche centinaia di metri dalla destinazione, parcheggiando nel Ristorante Agriturismo Le Cannucceta dove un membro dello staff di Polysonica vi accoglierà e guiderà nell’ultima parte di sentiero.

08:30 – appuntamento alla Casa Museo – Fondazione Giovanni Pierluigi da Palestrina

09:00 – partenza

10:30 – appuntamento nel parcheggio del Ristorante Agriturismo Le Cannucceta per chi non vorrà partecipare all’intera camminata

11:00 – arrivo alla Quercia di Pierluigi

11:30 – inizio concerto Plants Play Orchestra – concerto in cuffia

12:30 – fine evento

L’iscrizione all’evento è gratuita.

 

PLANTS PLAY ORCHESTRA

 

Le piante sono esseri estremamente intelligenti i, secondo le ultime ricerche scientifiche possiedono almeno 15 sensi. Il loro bioritmo cambia in base alle condizioni ambientali in cui sono immerse, come per esempio dalla quantità di luce o di acqua, dalla presenza di insetti, animali o esseri umani. La loro musica è quindi unica ed irripetibile unica ed irripetibile.

I dispositivi PLANTS PLAY tramite due sensori posizionati sulle foglie o sul fusto, rilevano le variazioni elettriche delle piante e le convertono in note musicali, che sono suonate dal vivo dall’app per smartphone.

Edoardo Taori, musicista, scrittore e documentarista, dal 2014 ricerca piante ed alberi straordinari per fargli comporre musica, con lo scopo di sensibilizzare l’essere umano al rispetto della natura.

Laureato in Musicologia, con la grande passione per l’elettronica, l’informatica e la botanica, dal 2016 si occupa della produzione e commercializzazione del dispositivo Plants Play insieme al suo Team composto da ingegneri elettronici, informatici e designer. Dal 2018 realizzare attività di sensibilizzazione ambientale tramite la Plants Play Orchestra.

Federica Zizzari Federica Zizzari (Kikosmica), artista spirituale, costellatrice familiare e scrittrice si occupa di relazione d’aiuto e crescita personale in percorsi individuali e di gruppo, per accompagnare ognuno nel cammino della propria realizzazione. Collabora con Edo alla parte artistica del progetto Plants Play ORCHESTRA.

Troverete più informazioni a questo link.

I principi di Plants Play:

Nessun rumore

Rispettiamo il luogo dove siamo. Dotiamo i partecipanti di cuffie wireless per non disturbare l’ecosistema.

Energia pulita

Durante gli eventi alimentiamo la nostra tecnologia tramite batterie al litio e non usiamo generatori a combustibili fossili.

Buone pratiche

Manteniamo incontaminato il luogo che ci ospita e promuoviamo le buone pratiche per il rispetto dell’ambiente.

Made in Italy

I nostri dispositivi sono assemblati in Italia e i contenitori sono realizzati in legno di Larice. Liberi dalla plastica.

LOCATION

Il monumento naturale delle Cannucceta comprende una piccola valle fluviale, avvolta dai boschi. Gli alberi tappezzati di muschi rivestono i due versanti di una forra, caratterizzata da un elevato tasso di umidità. Da notare, a valle dell’area protetta istituita dalla Regione Lazio nel 1995, nell’ambito della rete Natura 2000 è stato individuato il Sic (sito di interesse comunitario) “Valle delle Cannuccete” fino alla confluenza con il Fosso di Giovannone: altri 105 ettari di splendido ambiente, dal grande interesse naturalitico.

Di notevole interesse la quercia detta ‘del Palestrina’, un ‘gigante’ che raggiunge i 22 metri di altezza e a cui corrisponde una circonferenza del tronco pari a 6,23 metri. La tradizione vuole che l’albero sia stato compagno del grande musicista Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594). Il quale si sarebbe recato proprio all’interno della macchia delle Cannucceta a cercare ispirazione per le sue composizioni e ristoro dalla calura. In virtù di ciò la quercia dovrebbe avere più di 500 anni.

La storia più antica è passata attraverso questo parco naturalistico: poco più a valle è infatti possibile osservare i resti dell’antico acquedotto preromano, un condotto che dalla sorgente portava l’acqua fino alla fontana del Borgo, nel centro storico della città di Palestrina. La sua costruzione si data al VI secolo a.C., in concomitanza alla realizzazione delle mura poligonali. Presenta una struttura a doppio cunicolo tipica della manodopera greca, di cui siamo certi abbiano lavorato alla realizzazione, proprio grazie al ritrovamento di alcune lettere dell’alfabeto greco sulle pareti del condotto.